Nikola Tesla (in serbo: Никола Тесла?; Smiljan, 10 luglio 1856 – New York, 7 gennaio 1943) è stato un inventore, fisico e ingegnere elettrico, nato nell'Impero austro-ungarico e naturalizzato statunitense.
Nato da famiglia serba nell'attuale territorio della Croazia durante il periodo dell'Impero austro-ungarico, naturalizzato statunitense[3] nel 1891, ha contribuito allo sviluppo di diversi settori delle scienze applicate[4], con i suoi ammiratori che arrivarono al punto da definirlo "l'uomo che inventò il ventesimo secolo" e "il santo patrono della moderna elettricità"; la sua importanza fu in seguito riconosciuta nella Conférence Générale des Poids et Mesures del 1960, durante la quale fu intitolata a suo nome l'unità del Sistema internazionale di misura dell'induzione magnetica
È conosciuto infatti per il suo lavoro in campo tecnico-scientifico e in particolare per i contributi nel campo dell'elettromagnetismo applicato (di cui è stato un eminente pioniere) tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento; i suoi brevetti e il suo lavoro teorico formano, in particolare, la base del sistema elettrico a corrente alternata, la distribuzione elettrica polifase e i motori elettrici a corrente alternata, con i quali ha contribuito alla nascita della seconda rivoluzione industriale (l'ultimo suo brevetto risale al 1928 per un totale di 280 brevetti in 26 paesi[7], di cui 109 negli USA).
Negli Stati Uniti d'America fu tra gli scienziati e inventori più famosi, anche nella cultura popolare; dopo la sua dimostrazione di comunicazione senza fili (radio) nel 1893, e dopo essere stato il vincitore della cosiddetta "guerra delle correnti" insieme a George Westinghouse contro Thomas Alva Edison, fu riconosciuto come uno dei più grandi ingegneri elettrici statunitensi; molti dei suoi primi studi si rivelarono anticipatori della moderna ingegneria elettrica e diverse sue invenzioni rappresentarono importanti innovazioni tecnologiche.
Fu nominato vicepresidente dell'associazione American Institute of Electrical Engineers (di cui era presidente Alexander Graham Bell) e venne insignito della settima Medaglia Edison nel 1917 dalla stessa AIEE, massimo riconoscimento assegnatogli in vita; in un articolo pubblicato sul New York Times, Tesla ed Edison furono erroneamente annunciati quali vincitori alla pari del Premio Nobel per la fisica 1915; in realtà non s'aggiudicarono mai il Nobel, probabilmente – secondo alcuni autori[ad esempio quali? (con fonte)] – a causa della reciproca avversione a condividere il premio.
Non mancarono contestazioni riguardo ai suoi brevetti: la scoperta del campo magnetico rotante fu descritta in una nota presentata il 18 marzo 1888 all'Accademia reale svedese delle scienze dallo scienziato italiano Galileo Ferraris, ma Tesla rivendicò la priorità di tale scoperta, che finì nelle aule giudiziarie, dove si stabilì che la paternità dell'invenzione spettava allo scienziato italiano. Nel 1943, pochi mesi dopo la sua morte, una sentenza della Corte suprema degli Stati Uniti d'America attribuì a Tesla la paternità di alcuni brevetti usati per la trasmissione di informazioni via etere, tramite onde radio, precedentemente attribuiti a Guglielmo Marconi.
Negli ultimi anni della sua vita Tesla intervenne spesso su quotidiani e periodici, come il New York Times e l'Electrical Experimenter, riguardo alle sue visionarie opinioni sulla tecnologia o in relazione alla guerra in corso in Europa.[12][14] Morì nel 1943 nell'hotel dove viveva; al suo funerale a New York erano presenti oltre duemila persone, tra cui diversi premi Nobel.
A causa della sua personalità eccentrica e delle sue affermazioni talvolta bizzarre e incredibili, negli ultimi anni della sua vita Tesla fu ostracizzato e considerato una sorta di "scienziato pazzo" pur attribuendogli talora curiose anticipazioni di sviluppi scientifici successivi. Molti dei suoi risultati sono stati usati, spesso polemicamente, per appoggiare diverse pseudoscienze, teorie sugli UFO e occultismo New Age. Ciò è dovuto al fatto che Tesla lasciò scarsa documentazione sui risultati ottenuti, e anche questa spesso sotto forma di appunti, non di lavori organizzati e comprensibili a tutti; pertanto è stato relativamente facile attribuirgli le idee più strampalate, o la paternità di invenzioni mirabolanti non accettate dalla "scienza ufficiale".
Tesla nacque il 10 luglio 1856 come suddito dell'Impero austriaco a Smiljan vicino Gospić, nella regione della Lika-Krbava, facente parte allora della frontiera militare croata del Regno di Croazia e Slavonia. Il padre, Milutin Tesla, nato nel 1819, era un ministro del culto ortodosso e ricordava a memoria passi della Bibbia e poemi epici serbi. La madre, Georgina-Đuka Mandić, nata nel 1822, figlia di un prete ortodosso, pure se analfabeta aveva talento nell'inventare oggetti d'uso casalingo. Nikola ebbe un fratello, che morì a 12 anni cadendo da cavallo, e tre sorelle.
Andò a scuola a Karlovac, quindi studiò ingegneria elettrica all'Università tecnica di Graz (Austria), a quel tempo considerata uno degli istituti migliori al mondo. Durante gli studi si interessò agli impieghi della corrente alternata. Frequentò solo fino al primo semestre del terzo anno, non raggiungendo quindi il conseguimento della laurea. Poi, per un'estate, seguì i corsi dell'Università di Praga, studiando fisica e matematica avanzata. Si dedicò alla lettura di molti lavori, imparando a memoria interi libri grazie alla sua memoria prodigiosa, e leggendo l'intera opera di Voltaire (circa 100 volumi). Tesla affermò, nella sua autobiografia, di avere avuto numerosi momenti di ispirazione.
Nei primi anni di vita egli fu spesso malato: gli apparivano lampi luminosi accecanti, spesso accompagnati da allucinazioni. Molte di queste visioni erano connesse a parole o idee.Tali sintomi oggi segnalerebbero una forma di sinestesia.
Nikola Tesla era alto 188 cm e di corporatura assai magra (sembra che il suo peso tra il 1888 e il 1926 sia rimasto attorno ai 64 kg).
Nel 1881 si spostò a Budapest per lavorare in una compagnia dei telegrafi. Tesla ne divenne il responsabile elettrico e in seguito lavorò come ingegnere per il primo sistema telefonico ungherese. In quegli anni realizzò anche un dispositivo che, secondo alcuni, era un ripetitore o amplificatore telefonico (anche se è molto improbabile che si trattasse di un amplificatore, dal momento che la valvola termoionica, componente indispensabile, non fu inventata prima del 1904), o secondo altri invece potrebbe essere stato il primo altoparlante. Si trasferì quindi a Maribor, in Slovenia, dove lavorò come aiuto ingegnere. In quel periodo soffrì di esaurimento nervoso.
Nel 1882 arrivò a Parigi per lavorare come ingegnere alla Continental Edison Company, progettando migliorie agli apparati elettrici. Tesla affermò, nella sua autobiografia del 1915, di aver concepito in quell'anno l'idea del motore a induzione incominciando a sviluppare diversi dispositivi capaci di utilizzare il campo magnetico rotante, per i quali ottenne brevetti nel 1888.
Sempre nel 1882 Tesla accorse al capezzale della madre morente, arrivando poche ore prima che ella spirasse. Le sue ultime parole furono "Sei arrivato, Nidžo, mio orgoglio". Dopo la morte della madre, Tesla si ammalò. Rimase in convalescenza due o tre settimane a Gospić e nel paese di Tomingaj vicino Gračac, dov'era nata la madre.
Nel 1884, al suo arrivo negli Stati Uniti d'America, Tesla aveva in mano poco altro che una lettera credenziale di Charles Batchelor, suo superiore nella precedente occupazione. In questa lettera, indirizzata a Thomas Alva Edison, Batchelor scriveva "Conosco due grandi uomini: uno siete voi, l'altro è questo giovane". Edison assunse Tesla nella sua azienda Edison Machine Works. I compiti di Tesla all'interno dell'azienda furono dapprima semplici, ma ben presto si occupò anche di problemi più complessi; gli fu quindi proposto di riprogettare l'esistente generatore di corrente continua.
Nel 1919 Tesla scrisse che Edison gli aveva offerto, per quel compito, l'esorbitante premio di cinquantamila dollari (equivalenti a circa 1 milione di dollari attuali). Tesla disse di aver lavorato quasi un anno per riprogettare il motore e il generatore. Il suo lavoro fruttò all'azienda di Edison diversi brevetti estremamente redditizi. Quando chiese la riscossione del premio promesso, secondo Tesla Edison rispose: "Tesla, lei non afferra il senso dell'umorismo americano", e non mantenne la promessa. Tesla si licenziò quando, invece dei 50 000$, gli fu offerto un aumento di stipendio, da 10 dollari a settimana a 18 dollari (va a ogni modo notato come la cifra di cinquantamila dollari corrispondesse all'intero capitale sociale dell'azienda).
Ironia della sorte, per un certo tempo dovette lavorare come scavatore di fossi, sempre per l'azienda di Edison. Questi, tra l'altro, non volle mai studiare i progetti di Tesla riguardanti la corrente alternata polifase, convinto che il futuro fosse la corrente continua. Tesla continuò a concentrarsi sulla corrente alternata.
Apparecchi elettromeccanici e principi sviluppati da Nikola Tesla |
---|
|
Nel 1886 Tesla fondò una propria società, la Tesla Electric Light & Manufacturing. I primi finanziatori non erano d'accordo con Tesla sui suoi progetti per il motore a corrente alternata e alla fine gli tolsero il controllo della società. Tesla lavorò quindi a New York come operaio generico dal 1886 al 1887 per guadagnarsi da vivere. Nel 1887 costruì il primo motore a induzione a corrente alternata senza attrito, di cui fece dimostrazione presso l'American Institute of Electrical Engineers (attualmente parte dell'IEEE) nel 1888, di cui divenne vice presidente e che, dopo la morte intitolò a Tesla un premio. Nello stesso anno, sviluppò i principi della sua bobina di Tesla e incominciò a lavorare come consulente con George Westinghouse (che lo conobbe proprio a quella dimostrazione) nei laboratori di Pittsburgh della Westinghouse Electric & Manufacturing Company. Westinghouse ascoltò le sue idee per i sistemi polifase che avrebbero permesso la trasmissione di elettricità a corrente alternata lungo grandi distanze.
Nell'aprile del 1887 Tesla incominciò a investigare su quelli che in seguito sarebbero stati chiamati raggi X utilizzando i suoi tubi a vuoto a singolo nodo (analogo al suo brevetto n. 514170). Questo dispositivo differiva dai primi altri tubi a raggi X per il fatto che non avevano elettrodo bersaglio. Il termine moderno per il fenomeno prodotto attraverso questo apparecchio è bremsstrahlung (o radiazione di frenamento). Sappiamo che questo dispositivo operava emettendo elettroni da un singolo elettrodo attraverso una combinazione di emissione di campo ed emissione termoionica. Una volta liberati, gli elettroni sono respinti con forza dall'intenso campo elettrico vicino all'elettrodo durante i picchi a tensione negativa dall'uscita oscillante ad alta tensione della bobina di Tesla, generando raggi X nel momento in cui collidono con l'involucro di vetro. Egli utilizzò anche dei tubi di Geissler. Fin dal 1892 Tesla divenne consapevole di quelli che Wilhelm Röntgen successivamente identificò come effetti dei raggi X.
Tesla commentò i pericoli di lavorare con dispositivi produttori di raggi X a "singolo nodo", attribuendo erroneamente i danni alla pelle all'ozono piuttosto che alla radiazione:
«Sulle azioni che feriscono la pelle... noto che esse sono state male interpretate... Esse non sono dovute ai raggi Röntgen, ma semplicemente all'ozono generato in contatto con la pelle. Anche l'acido nitroso potrebbe esserne responsabile, ma per una piccola estensione» |
(Tesla, in Electrical Review, 30 novembre 1895) |
Tesla osservò successivamente un assistente gravemente "bruciato" dai raggi X nel suo laboratorio. Eseguì numerosi esperimenti prima della scoperta di Röntgen (compresa la radiografia delle ossa della propria mano; in seguito spedì tali immagini a Röntgen) ma non rese largamente note le sue scoperte; la maggior parte della sua ricerca è andata perduta nell'incendio del suo laboratorio avvenuto nel marzo del 1895.
Il 30 luglio 1891, a 35 anni, ottenne la naturalizzazione statunitense. Sempre nel 1891 Tesla creò un laboratorio nella Fifth Avenue a Manhattan, a New York. In seguito Tesla stabilì un altro laboratorio in East Houston Street, sempre a New York. Riuscì ad accendere, a distanza e senza fili, dei tubi a vuoto in entrambi i suoi laboratori, fornendo la prova delle potenzialità della trasmissione senza fili di potenza. Alcuni degli amici più stretti di Tesla erano artisti; tra questi il direttore del Century Magazine, Robert Underwood Johnson, che aveva adattato diverse poesie del poeta serbo Jovan Jovanović Zmaj (che Tesla aveva tradotto). Sempre in quegli anni Tesla era influenzato dalla dottrina filosofica vedica di Swami Vivekananda.
All'età di 36 anni Tesla depositò i primi brevetti riguardanti il sistema energetico polifase; in seguito alle sue ricerche sul sistema e sui principi del campo magnetico rotante. Tesla lavorò come vice presidente dell'American Institute of Electrical Engineers (ora parte dell'IEEE) dal 1892 al 1894. Dal 1893 al 1895 investigò sulle correnti alternate ad alta frequenza. Generò tensione alternata di un milione di volt usando una bobina di Tesla conica e investigò sull'effetto pelle nei conduttori, progettò circuiti regolatori, inventò una macchina per indurre il sonno[senza fonte], lampade a scarica di gas senza fili e trasmise energia elettromagnetica senza fili, costruendo con successo il primo trasmettitore radio. A St. Louis, Missouri, Tesla diede una dimostrazione relativa alla comunicazione radio nel 1893. Rivolgendosi al Franklin Institute a Filadelfia, Pennsylvania e al National Electric Light Association, descrisse e dimostrò in dettaglio i suoi principi. Riguardo alle dimostrazioni di Tesla è stato scritto molto su vari media.
All'Esposizione Universale del 1893, la World Columbian Exposition di Chicago, per la prima volta fu dedicato un padiglione all'energia elettrica. Fu un evento storico dal momento che Tesla e George Westinghouse introducevano i visitatori alla potenza della corrente alternata usandola per illuminare l'Esposizione. Furono esposti le lampade luminescenti di Tesla (progenitrici delle lampade neon) e i bulbi a singolo nodo. Inoltre, egli spiegò i principi del campo magnetico rotante e del motore a induzione dimostrando come far stare in equilibrio sulla propria punta un uovo di rame durante la dimostrazione dell'apparecchio da lui costruito, conosciuto come uovo di Colombo.
Alla fine degli anni 1880, Tesla ed Edison divennero avversari, in parte a causa della promozione da parte di Edison della corrente continua (DC) per la distribuzione dell'energia elettrica contro la più efficiente corrente alternata, tanto voluta da Tesla e Westinghouse. Finché Tesla non inventò il motore a induzione, i vantaggi della corrente alternata per la trasmissione di alte tensioni sulle lunghe distanze furono controbilanciati dall'impossibilità di utilizzare motori con essa. A causa della cosiddetta "guerra delle correnti", Edison e Westinghouse fecero quasi bancarotta, perciò, nel 1897, Tesla sciolse Westinghouse dal contratto, causandogli la perdita dei diritti d'autore e dei diritti di proprietà industriale sul suo brevetto. Sempre nel 1897, Tesla fece ulteriori ricerche sulle particelle radioattive e sulla radioattività che lo portarono a formulare la teoria di base sui raggi cosmici.
A quarantuno anni Tesla registrò il primo brevetto di base della radio. Un anno dopo presentò all'esercito degli Stati Uniti un'imbarcazione radiocontrollata, credendo che almeno i militari avrebbero apprezzato apparecchiature come siluri radiocomandati. Egli sviluppò la "Art of Telautomatics", una forma di primitiva robotica. In seguito, nel 1898, al Madison Square Garden fece una pubblica dimostrazione con una barca radiocomandata, nell'ambito di una mostra sull'elettricità; utilizzò questa volta apparecchi con un innovativo coesore e una serie di porte logiche. Il comando radio a distanza rimase comunque una novità fino agli anni 1960. Nello stesso anno (1898) Tesla inventò anche una "candela elettrica", detta anche spark plug, per i motori a combustione interna a benzina. Egli ottenne la (EN) US609250, United States Patent and Trademark Office, Stati Uniti d'America. "Electrical Igniter for Gas Engines", per questo sistema di accensione meccanica. Tesla visse al Gerlach Hotel, rinominato, in seguito, "The Radio Wave Building" al 49W della 27th Street (tra Broadway e la Sixth Avenue), nella bassa Manhattan, dove alla fine del secolo condusse esperimenti sulle onde radio. Per onorare e ricordare il suo lavoro, nel 1977 fu posta sull'edificio una targa commemorativa.
Nel 1899 Tesla, per portare avanti le sue ricerche, decise di trasferirsi a Colorado Springs, nel Colorado, dove avrebbe avuto molto spazio per i suoi esperimenti sulle alte tensioni e sulle alte frequenze. Fin dal suo arrivo spiegò ai giornalisti che stava conducendo degli esperimenti sulla telegrafia senza fili. Il suo diario contiene numerose spiegazioni delle sue congetture sulla ionosfera e sugli esperimenti sulle correnti telluriche del suolo, fatte di onde trasversali e onde longitudinali. All'interno del suo laboratorio, Tesla provò che la terra era un buon conduttore, e produsse dei fulmini artificiali (con scariche di milioni di volt, lunghe fino a 40 metri).
Lo scienziato indagò allo stesso tempo sull'elettricità atmosferica, osservando i segnali dei fulmini, catturati con i suoi ricevitori. Le riproduzioni di questi ultimi e dei suoi coesori dimostrano un inatteso livello di complessità (per esempio, modelli a elementi distribuiti, fattore Q, eliche, ritorno della radio frequenza, schemi di eterodina grezza e circuiti rigenerativi). Tesla dichiarò che a quei tempi stava compiendo le sue osservazioni sulle onde stazionarie. Nel suo laboratorio a Colorado Springs, egli "registrò" alcune tracce di ciò che credeva fossero segnali radio extraterrestri; ciononostante i suoi pubblici annunci e i dati che aveva rilevato furono duramente respinti dalla comunità scientifica. Tesla aveva notato alcune misure di segnali ripetitivi dal suo ricevitore, che erano sostanzialmente differenti da quelli registrati durante i temporali e dal rumore terrestre. Nello specifico, egli ricordò in seguito che i segnali apparivano in gruppi di uno, due, tre e quattro scatti insieme.
Tesla ricercò vari metodi di trasmissione di potenza ed energia senza fili su lunghe distanze (per mezzo di onde trasversali, a meno estese e più immediate onde longitudinali). Egli trasmise nella banda delle frequenze molto basse (ELF) attraverso il terreno tra la superficie della Terra e lo strato di Kennelly-Heaviside. Ricevette poi brevetti su transriceventi senza fili che sviluppavano onde stazionarie con questo metodo. Compiendo calcoli matematici e computazioni basati sui suoi esperimenti, stimò che la frequenza minima di risonanza della Terra era approssimativamente di 6 Hertz. Negli anni sessanta, grazie agli strumenti matematici sviluppati da Winfried Otto Schumann, venne misurata e verificata l'esistenza di quella che in seguito rimase nota come risonanza Schumann e si appurò che questa aveva una frequenza di un ordine di grandezza comparabile con quella stimata da Tesla.
Tesla spese l'ultimo periodo della sua vita tentando di segnalare il pianeta Marte, ma solo nel 1996 Corum and Corum pubblicò una analisi dei segnali provenienti dalla magnetosfera di Giove, che indicavano una chiara corrispondenza tra la posizione di Marte a Colorado Springs e la cessazione dei segnali da Giove, nell'estate del 1899, quando lo scienziato era laggiù.
Tesla lasciò Colorado Springs il 7 gennaio del 1900: il suo laboratorio fu demolito e le sue apparecchiature vendute per pagare i debiti. Gli esperimenti compiuti in Colorado prepararono Tesla per il suo progetto successivo, la costruzione di un'infrastruttura per la trasmissione di potenza senza fili, che sarebbe divenuta meglio nota come Wardenclyffe Tower. Gli fu assegnato il brevetto (EN) US685012, United States Patent and Trademark Office, Stati Uniti d'America. per i modi di incrementare l'intensità delle oscillazioni elettriche. Il sistema di classificazione dell'ufficio brevetti degli Stati Uniti assegna correntemente questa certificazione alla Primary Class 178/43 ("telegrafia/induzione spaziale"), invece gli altri settori applicabili includono il 505/825 ("apparati relativi alla superconduttività a basse temperature").
Nel 1900, con 150.000 $ (il 51% provenienti da J. Pierpont Morgan), Tesla incominciò a progettare la struttura chiamata "Wardenclyffe Tower". Nel giugno del 1902, le operazioni nel suo laboratorio furono spostate da Houston Street a Wardenclyffe. Alla fine la torre fu smantellata come un rottame durante la prima guerra mondiale. I giornali del tempo etichettarono Wardenclyffe come la "follia di Tesla da un milione di dollari". Nel 1904, poi, l'ufficio brevetti americano cambiò la sua decisione, assegnando a Guglielmo Marconi il brevetto per la radio; fu allora che incominciarono le peripezie di Tesla per riottenere la paternità dell'invenzione. Il giorno del suo cinquantesimo compleanno, nel 1906, egli espose la sua turbina senza pale da 200 hp (150 kW) a 16.000 rpm. Tra il 1910 e il 1911 alla Waterside Power Station di New York, alcuni dei suoi motori a turbina furono testati fino a 5000 hp.
Dal momento che il Premio Nobel per la fisica fu consegnato a Marconi per la radio nel 1909, Thomas Edison e Tesla furono menzionati da un dispaccio di agenzia come potenziali candidati per condividere il Premio Nobel del 1915, giungendo a uno dei tanti incidenti "diplomatici" del Premio Nobel. Alcune fonti affermavano che, a causa dell'animosità reciproca, non fu assegnato loro il premio, nonostante gli enormi contributi scientifici, e che entrambi cercavano di minimizzare i successi dell'altro solamente per aggiudicarsi il titolo. I due scienziati rifiutarono in ogni caso di ricevere il riconoscimento se il collega l'avesse ricevuto per primo e, comunque, nessuno dei due prese in considerazione l'opportunità di condividerlo.
Personalità eccentrica e giudizio dei contemporanei |
---|
A causa della sua personalità eccentrica e delle sue affermazioni talvolta apparentemente bizzarre e incredibili, negli ultimi anni della sua vita Tesla fu ostracizzato e considerato una sorta di "scienziato pazzo"[16] pur attribuendogli talora curiose anticipazioni di sviluppi scientifici successivi. Molti dei suoi risultati sono stati usati, spesso polemicamente, per appoggiare diverse pseudoscienze, teorie sugli UFO e occultismo New Age. Ciò è dovuto al fatto che Tesla lasciò scarsa documentazione sui risultati ottenuti, e anche questa spesso sotto forma di appunti, non di lavori organizzati e comprensibili a tutti (vedi § Invenzioni teoriche). Pertanto è stato relativamente facile attribuirgli le idee più strampalate, o la paternità di invenzioni mirabolanti non accettate dalla "scienza ufficiale". Negli anni seguenti alla sua morte, molte delle sue innovazioni, teorie e affermazioni furono usate per sostenere varie voci, ipotesi e teorie non scientifiche. Molti dei lavori di Tesla erano conformi ai principi e ai metodi accettati dalla comunità scientifica, ma la sua stravagante personalità e le sue pretese talvolta irrealistiche, combinate con il suo indiscutibile genio, lo hanno reso una figura popolare tra i teorici delle cospirazioni dell'occulto. Alcuni di essi, in effetti, credevano addirittura che lo scienziato fosse un essere angelico mandato sulla Terra da Venere per rivelare la conoscenza scientifica all'umanità.[9][17] |
Dopo le polemiche, né Tesla né Edison vinsero il Nobel (anche se Edison ricevette una delle possibili 38 candidature nel 1915 e lo stesso successe per Tesla nel 1937)[51]. Negli anni precedenti, solo Tesla sembrava essere stato candidato per il Premio Nobel del 1912, principalmente per i suoi esperimenti sulla messa a punto di circuiti che utilizzavano trasformatori a risonanza ad alta tensione e alta frequenza.
Nel 1915, parallelamente, Tesla intentò una causa contro Marconi tentando, senza successo, di ottenere un processo contro i diritti dell'inventore italiano. Intorno al 1916 Tesla andò in bancarotta, a causa dei suoi debiti arretrati con il fisco; viveva ormai in povertà. Dopo Wardenclyffe, costruì la Telefunken Wireless Station a Sayville, Long Island, ottenendo in parte i successi a cui voleva arrivare a Wardenclyffe. Nel 1917 la struttura fu abbattuta dai Marines, che sospettavano potesse essere utilizzata da spie tedesche.
Precedentemente alla prima guerra mondiale, Tesla incominciò a cercare degli investitori d'oltremare che finanziassero le sue ricerche. All'inizio del conflitto, egli perse anche i contributi che riceveva per i suoi brevetti europei. Terminata la guerra, Tesla, in un articolo del 20 dicembre 1914, fece numerose predizioni sui punti di discussione del primo dopoguerra. Egli credeva che la Società delle Nazioni non fosse un rimedio per i tempi e i problemi di allora. Negli anni successivi, lo scienziato incominciò a mostrare evidenti sintomi di disturbo ossessivo-compulsivo; divenne ossessionato dal numero tre: sovente si sentiva costretto a girare attorno a un palazzo tre volte prima di entrarvi, oppure voleva una pila di dodici o diciotto tovaglioli ben piegati intorno al suo piatto a ogni pasto, o altro ancora. La natura dei suoi disturbi era poco conosciuta a quel tempo e non erano disponibili terapie efficaci, perciò i sintomi vennero considerati come prova di una parziale infermità mentale, danneggiando ciò che ne rimase della propria reputazione.
A quel tempo, egli era alloggiato al Waldorf-Astoria Hotel e affittava una sistemazione a credito, indebitandosi a tal punto che la sua proprietà di Wardenclyffe venne intestata a George Boldt, proprietario del Waldorf-Astoria, per pagare un debito di 20.000 $. Nel 1917, all'incirca nel periodo in cui la Wardenclyffe Tower fu demolita dal nuovo proprietario perché il lotto di terreno acquistasse più valore, Tesla ricevette la più alta onorificenza dell'American Institute of Electrical Engineers (AIEE), la Edison Medal.
In occasione del suo settantacinquesimo compleanno, nel 1931, il Time Magazine gli dedicò l'intera copertina[52][53], ringraziandolo per i suoi contributi nel campo della generazione di energia elettrica. Tesla aveva ricevuto il suo ultimo brevetto nel 1928 per un apparecchio destinato al trasporto aereo, che rappresentava il primo esempio di aeromobile a decollo e atterraggio verticale. Nel 1934 poi scrisse al console del suo paese natale Janković un messaggio di gratitudine nei confronti di Mihajlo Pupin, che aveva dato il via a un programma di donazioni grazie al quale molte compagnie americane potevano supportare le sue ricerche. Tesla aveva però rifiutato i finanziamenti, preferendo vivere della sua modesta pensione iugoslava, continuando così i suoi esperimenti.
Tesla si mostrò scettico relativamente agli sviluppi della teoria dell'elettromagnetismo ottenuti tra la fine dell'800 e gli inizi del '900[54], affermando
«Per oltre diciotto anni ho letto trattati, rapporti scientifici e articoli sulla telegrafia mediante onde Hertziane per tenermi informato, ma mi hanno sempre colpito come lavori di fantasia.» |
Egli sostenne di aver provato più volte senza successo a replicare gli esperimenti di Hertz, utilizzando strumentazioni a suo giudizio ben più raffinati. Secondo Tesla, era all'epoca già perfettamente chiaro che circuiti percorsi da correnti alternate producessero delle onde nello spazio circostante, ma non era chiaro quale natura avessero tali onde. Hertz aveva apparentemente mostrato che queste onde erano caratterizzate da vibrazioni trasversali, confermando l'idea che si propagassero in un etere rigido come ipotizzato da Maxwell, ed avessero quindi probabilmente la stessa natura della luce. Tesla contestava tali conclusioni sostenendo che i suoi esperimenti sembravano suggerire piuttosto che tali onde fossero del tutto simili alle onde sonore, ovvero onde longitudinali in un etere dalla costituzione più simile ad un gas che non a una struttura cristallina. Secondo sue dichiarazioni, egli si recò nel 1892 a Bonn, in Germania, per discutere con Herz stesso di questi esperimenti, ma l'incontro fu tanto turbolento da interrompere sul nascere un possibile dialogo tra i due.
All'età di 81 anni, Tesla affermava di aver ultimato una teoria dinamica sulla gravità, commentando che essa "analizzava tutti i dettagli" e che sperava di presentarla al più presto al mondo. All'epoca di questo annuncio, le istituzioni scientifiche lo consideravano fuori di testa; i più credevano che Tesla non avesse mai nemmeno sviluppato la teoria del campo unificato.
Il grosso di questa teoria fu sviluppato tra il 1892 e il 1894, quando conduceva esperimenti elettromagnetici ad alta frequenza e alto potenziale e stava brevettando numerosi apparecchi per l'utilizzo di queste grandi fonti di energia. La teoria fu completata, secondo lo scienziato, entro la fine degli anni trenta. Ricordando il principio di Mach, nel 1925 Tesla affermava che:
«Non c'è nulla che sia dotato di vita - dall'uomo, che ha reso schiavi gli elementi, alla più agile creatura - in tutto questo pianeta che non oscilli durante una rotazione. Ogni volta che un'azione sia generata da una forza, anche infinitesimale, il bilancio cosmico è alterato e il moto universale ne risente gli effetti.» |
Tesla, riguardo alla teoria della relatività di Albert Einstein, osservava che:
«… la teoria della relatività, in ogni caso, è più anziana dei suoi attuali sostenitori. Fu avanzata oltre 200 anni fa dal mio illustre connazionale Ruggero Giuseppe Boscovich, il grande filosofo, che, non sopportando altre e più varie occupazioni, scrisse un migliaio di volumi di eccellente letteratura su una vasta varietà di argomenti. Boscovich si occupò di relatività, includendo il cosiddetto "continuum spaziotemporale"…» |
Tesla fu dunque critico sulla relatività di Einstein:
«…[ha] un magnifico abito matematico che affascina, abbaglia e rende la gente cieca di fronte ad errori impliciti. La teoria è come un mendicante vestito color porpora che la gente ignorante scambia per un re…, i suoi esponenti sono uomini brillanti, ma sono metafisici, più che fisici…» |
Lo scienziato affermò inoltre che:
«Io continuo a ritenere che lo spazio non possa essere curvo, per il semplice fatto che esso non può avere proprietà. Sarebbe come affermare che Dio abbia delle proprietà. Egli ha solo attributi di nostra invenzione. Di proprietà si può parlare solo per la materia che riempie lo spazio. Dire che in presenza di corpi enormi lo spazio diventa curvo è equivalente ad affermare che qualcosa possa agire sul niente. Io mi rifiuto di sottoscrivere un simile modo di vedere.» |
Più tardi Tesla fece alcune affermazioni di rilievo circa un'arma chiamata "teleforce". La stampa la soprannominò "raggio della pace" o "raggio della morte". I componenti erano:
Tesla lavorò al progetto di un'arma a energia diretta tra i primi anni del Novecento fino alla sua morte. Nel 1937, egli compose un trattato intitolato "The Art of Projecting Concentrated Non-dispersive Energy through the Natural Media" che riguardava fasci di particelle cariche, che fu pubblicato in seguito per cercare di illustrare una descrizione tecnica di una "super arma che avrebbe messo fine a tutte le guerre nel mondo". Questo documento, che si trova attualmente nell'archivio del Nikola Tesla Museum di Belgrado, descriveva un tubo a vuoto con un'estremità libera e un getto estremamente collimato di gas che permetteva alle particelle di uscire; l'apparato includeva poi la carica di particelle a milioni di volt e un metodo per creare e controllare fasci non dispersivi di particelle con la repulsione elettrostatica.[65]
Dalle memorie dello scienziato si evince che quest'arma era basata su uno stretto raggio di pacchetti atomici di mercurio o tungsteno, accelerati da un'alta differenza di potenziale (in modo analogo al suo "trasmettitore d'amplificazione"). Tesla diede la seguente spiegazione circa le operazioni del particle gun:
«[l'ugello] avrebbe inviato fasci molto concentrati di particelle nell'aria libera, di un'energia così tremenda da abbattere una flotta di 10.000 aeroplani nemici a una distanza di 200 miglia dal confine della nazione attaccata e avrebbe fatto cadere gli eserciti sui loro passi. Tale arma può essere utilizzata contro la fanteria di terra o come contraerea.» |
('Death Ray' for Planes, The New York Times, 22 settembre 1940.[67])
|
Dopo aver cercato di attirare l'interesse del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti,lo scienziato propose l'apparecchiatura alle nazioni europee;[69] ma nessun governo si mostrò interessato a firmare un contratto di costruzione dell'arma. Poco tempo dopo, Tesla morì nella sua stanza del New Yorker Hotel a 86 anni.
Tesla ipotizzò come le forze elettriche e magnetiche potessero distorcere, o addirittura modificare, il tempo e lo spazio e studiò procedure con le quali controllare tali energie. Verso la fine della vita rimase affascinato dalla teoria secondo cui la luce è formata sia da particelle elementari sia da onde, un postulato fondamentale della fisica quantistica. Queste ricerche lo portarono a ideare un "muro di luce", manipolando le onde elettromagnetiche. Questo misterioso muro di luce avrebbe consentito di alterare lo spazio, la gravità e la materia; da questo nacquero una serie di progetti di Tesla che sembrano usciti direttamente dalla fantascienza, come il teletrasporto, il viaggio nel tempo e la propulsione antigravità[71][64].
La più singolare invenzione che Tesla ipotizzò è probabilmente la "macchina per fotografare il pensiero". Egli pensava che un pensiero formatosi nel cervello creasse una corrispondente immagine nella retina, e che l'impulso elettrico di questa trasmissione neurale potesse essere letto e registrato in un dispositivo. L'informazione immagazzinata, sarebbe stata poi elaborata da un nervo ottico artificiale e visualizzata come immagine su uno schermo.
Un'altra invenzione teorizzata da Tesla è comunemente chiamata “macchina volante di Tesla”[73]. Tesla dichiarò che uno degli scopi della sua vita era quello di creare una macchina volante che potesse funzionare senza l'uso di un motore a combustione interna o ali, alettoni, propellenti o di qualsiasi fonte di combustibile. Inizialmente Tesla pensò a un aereo in grado di volare grazie a un motore elettrico alimentato da un generatore a terra. Con il passare del tempo, ipotizzò che questo aereo potesse muoversi in maniera interamente meccanica. La forma ipotizzata per il velivolo era quella tipica di un sigaro o di una salsiccia.
Tesla è conosciuto anche per l'invenzione di uno speciale trasmettitore chiamato “Teslascopio”, progettato con l'intenzione di inviare segnali e "comunicare" con forme di vita extraterrestri di altri pianeti.
«Era tutto quello che volevo essere. Archimede era il mio ideale. |
(Nikola Tesla
|
Tesla morì per un attacco cardiaco, solo, nel New Yorker Hotel, tra il 5 e l'8 gennaio del 1943, all'età di 86 anni, in una camera (n. 3327) ancora oggi utilizzata. Nonostante avesse venduto i suoi brevetti sulla corrente alternata, egli era praticamente nullatenente e lasciò consistenti debiti. In seguito, nello stesso anno, la Corte suprema degli Stati Uniti d'America impugnò il suo brevetto numero 645576, riconoscendo lo scienziato come l'inventore della radio.
Al momento della sua morte, l'inventore stava continuando a lavorare sul teleforce, un progetto che aveva proposto senza successo al Dipartimento della Guerra degli USA; sembra che il raggio proposto - che la stampa aveva ribattezzato "raggio della pace" o "raggio della morte" - avesse a che fare con le sue ricerche sul fulmine globulare e sulla fisica del plasma, e che fosse composto di un flusso di particelle. Il governo americano non trovò alcun prototipo dell'apparecchio nella cassaforte, ma i suoi scritti vennero classificati come top secret. Il cosiddetto "raggio della pace" costituisce un elemento di alcune teorie cospirative come mezzo di distruzione. J. Edgar Hoover dichiarò il caso "most secret", vista la natura delle invenzioni di Tesla e dei suoi brevetti.
Charlotte Muzar scrisse che c'erano diversi fogli e oggetti "mancanti".
Dopo la sua morte, la famiglia di Tesla e l'ambasciata iugoslava lottarono con le autorità statunitensi per ottenere questi oggetti, per la potenziale importanza di alcune delle sue ricerche. Infine il nipote Sava Kosanoviċ entrò in possesso di alcuni dei suoi effetti personali, ora esposti al museo Nikola Tesla di Belgrado. Le esequie dello scienziato ebbero luogo il 12 gennaio 1943, nella Cattedrale di Saint John the Divine di Manhattan, a New York. Il suo corpo fu cremato e le ceneri trasportate a Belgrado nel 1957. L'urna fu posta nel museo che porta il suo nome, dove si trova tutt'oggi.
Tesla non amava posare per i ritratti; lo fece una sola volta, per la principessa Vilma Lwoff-Parlaghy, ma il ritratto andò perduto. Il suo desiderio era quello di avere una scultura fatta dal suo amico più vicino, lo scultore Ivan Meštrović, che a quel tempo si trovava negli Stati Uniti d'America, ma morì prima di vederlo terminato. Meštrović fece per lui un busto in bronzo (1952), conservato nel museo di Belgrado, e una statua (1955/56), ora presso l'Istituto Ruđer Bošković a Zagabria. Questa scultura fu spostata nel centro di Zagabria, in via Nikola Tesla, in occasione del 150º anniversario della sua nascita, e ne fu consegnato un duplicato all'Istituto. Nel 1976 fu sistemata una statua di bronzo di Tesla nel parco statale di Niagara Falls nello stato di New York; nel 1986 fu eretta un'opera analoga nella sua città natale Gospić.
Il 2006 fu proclamato dall'UNESCO e dai governi di Serbia e Croazia come anno di Nikola Tesla. In occasione del 150º anniversario della sua nascita, il 10 luglio 2006, il villaggio ricostruito di Smiljan (distrutto durante le guerre degli anni novanta) fu aperto al pubblico assieme alla casa del grande scienziato, allestita come museo alla memoria; fu inoltre dedicato alla vita e al lavoro di Tesla un nuovo centro multimediale. La chiesa parrocchiale di San Pietro e Paolo, dove il padre dell'inventore faceva servizi di manutenzione, fu completamente ristrutturata e sia il museo sia il centro multimediale furono riempiti di repliche delle invenzioni di Tesla. Il museo, in particolare, ha raccolto pressoché ogni documento mai pubblicato da e su Nikola Tesla, la maggior parte dei quali procurati da Ljubo Vojovic, della Tesla Memorial Society di New York. Accanto alla casa dello scienziato è stato eretto un monumento creato dallo scultore Mile Blazevic; nella vicina cittadina di Gospić, nella stessa data, è stata inaugurata una scuola superiore intitolata a Nikola Tesla e presentata una replica della statua dell'inventore, il cui originale è a Belgrado, preparata da Franco Krsinic.
La nascita di Tesla è stata spesso contesa tra le odierne repubbliche di Serbia e di Croazia. Egli era nato a Smiljan, un paese attualmente nel territorio della repubblica croata, ma da famiglia serba, seppur entrambi i genitori vissero sempre nell'attuale territorio della Croazia. Il padre, Milutin era un prete serbo ortodosso e la madre Georgina-Djuka Mandic era figlia anch'essa di un prete serbo ortodosso, Nikola Mandic (1800-1863). Georgina era la quarta di otto figli e si prese cura dei fratelli in seguito alla morte precoce della madre (nonna materna di Nikola Tesla), Sofia Mandic (nata Budisavljevic a Gračac in Lika) ed è per questo motivo che non ebbe l'opportunità di istruirsi. Va tenuto infine presente che all'epoca il Regno di Croazia era unificato alla corona del Regno di Ungheria, e nel 1867 divenne parte dell'impero austro-ungarico in cui lui è cresciuto.
Tesla assunse infine la cittadinanza statunitense nel 1891.
Negli anni centrali della sua vita, Tesla strinse una forte amicizia con Mark Twain, il quale trascorreva molto tempo insieme a lui, anche nel suo laboratorio. Tesla era rimasto molto amareggiato dalle ripercussioni del suo battibecco con Edison; tanto che, il giorno dopo la morte di quest'ultimo, il New York Times conteneva numerosi encomi della vita del ricercatore, con un'unica opinione negativa scritta da Tesla:
«… Non aveva hobby, non apprezzava alcun divertimento di qualunque tipo e viveva trascurando completamente le più elementari regole d'igiene. … Il suo metodo era estremamente inefficiente, a tal punto che egli dovette coprire un immenso campo di ricerche per giungere assolutamente a nulla, finché la cieca fortuna intervenne e, dapprima, io fui quasi uno spettatore dispiaciuto per ciò che lui faceva, sapendo che appena un po' di teoria e calcoli gli avrebbero evitato il 90% della fatica. Ma egli nutriva un autentico disprezzo per la cultura dei libri e la conoscenza matematica, fidandosi interamente del suo istinto di inventore e del suo senso pratico da americano.» |
Quando Edison era già molto vecchio, giunse al punto di dire che, guardandosi indietro, il più grande errore che avesse mai commesso era quello di non aver mai rispettato Tesla o il suo lavoro. Questo giovò davvero poco ai loro rapporti pressoché inesistenti.
Tesla conosceva bene anche Robert Underwood Johnson. Aveva rapporti di amicizia con Francis Marion Crawford, Stanford White, Fritz Lowenstein, George Scherff e Kenneth Swezey. Ciononostante, era considerato dai più un cinico.
Tesla non fu mai sposato. Era celibe e asessuale e sostenne, come Newton, che la sua castità era molto utile alle sue doti scientifiche. Alla domanda se credesse nel matrimonio rispose:
«Per un artista, sì; per un musicista, sì; per uno scrittore, sì; ma per un inventore no. I primi tre possono prendere ispirazione dalla presenza femminile ed essere condotti dal loro amore verso risultati migliori. Un inventore possiede una natura così intensa, ricca di caratteristiche così selvagge e passionali che, nel dare sé stesso a una donna che potrebbe amare, perderebbe tutte le sue qualità. Credo che non siate in grado citare alcuna grande invenzione fatta da un uomo sposato.» |
Eccetto per le cene formali, egli mangiava sempre da solo, e mai, in alcuna circostanza, avrebbe cenato di sua spontanea volontà con una donna. Al Waldorf-Astoria e al famoso ristorante Delmonico's selezionava sempre particolari tavoli in disparte, che erano riservati a lui. Anche se veniva sempre descritto come una persona attraente quando interagiva con gli altri, Tesla spesso fingeva nel suo comportamento. L'unica donna con cui ebbe un rapporto di affetto intenso, seppur platonico, fu Katharine MacMahon Johnson, moglie del suo amico Robert Underwood Johnson.
Negli ultimi anni della sua vita Tesla divenne integralmente vegetariano, nutrendosi solo di latte, pane, miele, frutta e succhi vegetali.[82] Nel 1900 si era così espresso:
«Come principio generale, l’allevamento del bestiame come mezzo per fornire cibo è discutibile, perché, nel senso di cui sopra, indubbiamente porta all'aumento di una popolazione di una "velocità inferiore". È certamente preferibile coltivare vegetali, e credo quindi che il vegetarianismo sia un allontanamento raccomandabile dalla radicata barbara abitudine. Che si possa vivere di alimenti vegetali e compiere il proprio lavoro ancora meglio non è una teoria, ma un fatto ben dimostrato. Molte razze che vivono quasi esclusivamente di verdure sono di corporatura e forza superiori. Non c'è dubbio che alcuni alimenti vegetali, come la farina d'avena, sono più economici della carne, e superiori ad essa per prestazioni meccaniche e mentali. Tali cibi superiori, inoltre, gravano decisamente meno sui nostri organi digestivi, e, rendendoci più contenti e socievoli, producono una quantità di bene difficile da stimare. Alla luce di questi fatti tutti gli sforzi dovrebbero essere fatti per fermare lo sfrenato e crudele massacro di animali, che è distruttivo per il nostro morale.» |
Era affascinato dagli animali, specialmente dai gatti (fu il gatto di famiglia che gli accese da ragazzo l'interesse verso l'elettricità statica e i fenomeni elettrici, dopo aver visto le scintille che si sprigionavano dal pelo quando veniva accarezzato), e dai piccioni domestici.
Come tanti in questo momento storico, Tesla, scapolo a vita, divenne un acceso sostenitore di una versione, autoimposta con la riproduzione selettiva, dell'eugenetica. In un'intervista del 1937, egli affermò:
«[…] il nuovo senso di compassione dell'uomo iniziò ad interferire con lo spietato meccanismo della natura. L'unico metodo compatibile con le nostre nozioni di civilizzazione e di razza è quello di impedire la proliferazione degli esseri non adatti per mezzo della sterilizzazione e della guida consapevole dell'istinto riproduttivo […]. Fra gli eugenisti, è opinione comune che bisognerebbe rendere più difficile il matrimonio. È innegabile che, a chiunque appaia come un genitore poco raccomandabile, dovrebbe essere proibita la generazione di figli. Nel giro di un secolo, il caso di una persona normale che si unisca con una eugeneticamente non adatta, sarà improbabile quanto il caso che la veda sposata ad un criminale incallito.» |
Sosteneva che in futuro il mondo sarebbe stato dominato dalle donne, governato da "api regine".
Lo scienziato mise da parte il suo primo milione di dollari all'età di 40 anni, ma donò quasi tutti i suoi diritti d'autore e di proprietà industriale sulle invenzioni future. Era poco concentrato nel gestire le sue finanze, completamente incurante della ricchezza materiale. Egli strappò addirittura un contratto con Westinghouse, che lo avrebbe reso il primo miliardario in dollari del mondo, in parte a causa delle implicazioni che questo avrebbe avuto sulla sua visione futura dell'energia libera, e in parte perché avrebbe escluso Westinghouse dal trattare gli affari direttamente, e Tesla non aveva alcuna intenzione di avere rapporti diretti con i clienti e i creditori.
«Diciotto tovaglioli di lino puliti erano come sempre impilati accanto al suo piatto. Nikola Tesla non sapeva spiegare la sua preferenza per i numeri divisibili per tre, più di quanto non riuscisse a spiegare la sua paura morbosa dei germi, né per quale motivo fosse perseguitato da una moltitudine di altre strane ossessioni che gli tormentavano la vita.» |
(Margaret Cheney, Tesla. Un uomo fuori dal tempo |
Tesla, affetto da disturbo ossessivo-compulsivo, aveva numerose quanto inusuali abitudini e idiosincrasie. Era particolarmente fissato con il numero "tre" e i suoi multipli, ed esigeva che la camera d'albergo dove alloggiava avesse un numero divisibile per tre.
Si sa che egli era contrario alla gioielleria, specialmente, per motivi sconosciuti, alle collane di perle: nel 1893 gli fu presentata la sua ammiratrice Anne Morgan, figlia di J.P. Morgan. Tesla affermò poi che avrebbe avuto piacere di parlare con lei, ma quando vide i suoi orecchini di perle ne fu così disgustato che cominciò a digrignare i denti e da allora cercò sempre di evitarla.
Era inoltre infastidito in maniera fobica dalle persone sovrappeso o con obesità; pur essendo solitamente un uomo gentile e affabile, quando una delle sue segretarie, che era sovrappeso, urtò un tavolo facendo cadere a terra un oggetto, Tesla la licenziò in tronco, non cambiando idea nemmeno quando lei lo supplicò di riassumerla.
Soffriva di insonnia, e dormiva al massimo due ore per notte senza che questo gli causasse difficoltà nel lavoro, e di sinestesia, un disturbo neurologico per cui in corrispondenza di un'idea vedeva lampi di luce e a volte anche allucinazioni. Nel 1890 ebbe una crisi di amnesia a causa dello stress della guerra delle correnti tra Edison e Westinghouse, nonostante fosse nota la sua memoria eidetica prodigiosa. Mostrava anche, a detta di alcuni, caratteristiche tipiche della sindrome di Asperger, come la sua tendenza all'isolamento, la grande memoria, l'udito sviluppato, i suoi interessi specifici e ripetitivi, e il suo disinteresse per la sessualità. Tesla era anche molto severo circa l'igiene e la pulizia, in un periodo in cui un comportamento così estremo era visto come una stranezza. Era altamente meticoloso e organizzato, sovente lasciava note e appunti per gli altri, per evitare di dover riorganizzare i suoi lavori.
Tesla era particolarmente ossessionato dai piccioni: ordinava speciali semi per i volatili che nutriva nel Central Park, portandone alcuni nella sua stanza in hotel; a volte i piccioni entravano dalla finestra aperta. Per sua volontà, visse gli ultimi anni della sua vita in una suite di due stanze al 33º piano del New Yorker Hotel, nella Room 3327, dove avrebbe chiesto di esser visitato quotidianamente da un particolare piccione femmina di colore bianco, di cui esiste anche una fotografia. Egli avrebbe affermato che il volatile era molto prezioso per lui. L'aneddoto racconta che un giorno del 1922 il piccione si ammalò; Nikola tentò di soccorrerlo per rimetterlo in salute, ma esso morì tra le sue braccia. L'inventore aveva posizioni contrastanti verso la religione; pur ammirando apertamente cristianesimo e buddhismo, credeva infatti che dovesse esserci una spiegazione scientifica per ogni cosa. Ma quando quel piccione bianco morì, Tesla giurava di aver visto una luce molto chiara venir fuori dai suoi occhi, così luminosa che nemmeno lui sarebbe riuscito a crearne una di pari intensità. Questo episodio lo portò a dichiarare, negli ultimi anni di vita, secondo alcuni in uno stato mentale ormai alterato, che il candido uccello fosse in origine qualcosa di spirituale. Tesla dichiarò: «Amavo quel piccione come un uomo ama una donna e anche lei mi amava. Finché è stato con me, la mia vita aveva uno scopo». Molti biografi annotano che Tesla considerò la morte del piccione come il "colpo finale" per lui e per il suo lavoro, che considerò ormai come finito.
Lo scienziato credeva che la guerra non potesse essere evitata finché la causa del suo ritorno non fosse stata rimossa, ma si opponeva alle guerre, in generale. Egli cercava di ridurre le distanze, come nella comunicazione per una miglior comprensione, così nei trasporti e nella trasmissione dell'energia, come un modo per stringere amichevoli relazioni internazionali.
Egli predisse che:
«un giorno l'uomo connetterà il suo apparato con i moti originari dell'universo... e le vere forze che spingono i pianeti sulle loro orbite e li fanno ruotare spingeranno i suoi macchinari.» |
Tesla era un poliglotta. Accanto al serbo e al croato, conosceva perfettamente altre sette lingue: il ceco, l'inglese, il francese, il tedesco, l'ungherese, l'italiano e il latino.
Tesla studiò matematica, fisica e ingegneria alla Scuola Politecnica di Graz, in Austria, l'odierna Technische Universität Graz. Due fonti sostengono che egli ricevette la laurea magistrale dall'Università di Graz. L'Ateneo nega di avergli conferito tale titolo e informa che egli non proseguì mai gli studi oltre il primo semestre del suo terzo anno, durante il quale Tesla smise di seguire le lezioni. Altri affermano che l'inventore fu espulso senza aver conseguito la laurea per il mancato pagamento delle tasse universitarie del primo semestre del primo anno da matricola. Secondo un suo compagno di stanza nel college, egli non ottenne alcun titolo universitario. Tesla fu persuaso più tardi dal padre ad iscriversi all'Università Carolino-Ferdinandea di Praga, che egli frequentò per la sessione estiva del 1880. Dopo la morte del padre, si trasferì a Budapest nel gennaio del 1881, dove trovò un impiego come progettista e disegnatore all'Ufficio telegrafico centrale.
Per il suo lavoro Tesla ricevette numerose lauree honoris causa da molti Atenei, tra i quali: Columbia University, Technische Universität Graz, Università di Zagabria, Istituto Politecnico di Bucarest, Università di Belgrado, Università di Brno, Università di Grenoble, Università di Parigi, Università di Poitiers, Università Carolina di Praga, Università di Sofia, Technische Universität Wien, e Yale University.
Grande appassionato di letteratura fin da ragazzo, nella sua autobiografia cita in particolare il romanzo Abafi ("Il figlio di Aba") dell'ungherese Miklós Jósika come una delle letture più importanti della sua vita, e che avrebbe comportato una svolta nettissima nella sua esistenza, ispirandogli il suo celebre "autocontrollo".
Nel 1943 una sentenza della Corte suprema degli Stati Uniti d'America[13] attribuì a Tesla la paternità di alcuni brevetti precedentemente attribuiti a Guglielmo Marconi, tra cui la radio, successiva comunque al brevetto di Oliver Lodge che lo precedette. La sentenza della Corte Suprema statunitense comunque non è universalmente riconosciuta dai sostenitori di Marconi. Molto tempo prima (1911) l'High Court britannica nella persona di Mr. Justice Parker deliberò su un analogo procedimento la validità dei brevetti di Marconi. La sentenza della Corte Suprema statunitense è rimasta una sentenza discussa anche perché in quel periodo l'esercito statunitense era in causa con la società Marconi per l'utilizzo di brevetti sulla radio che non intendeva pagare, e la comodissima sentenza permise al governo di non pagarli. In realtà il governo Usa pagò la somma di 42.000 dollari alla società di Marconi per un brevetto di Oliver Lodge che la suddetta società aveva comprato da quest'ultimo.
In realtà nessuno prima di Tesla aveva effettuato esperimenti di trasmissioni radio come le intendiamo oggi, cioè con un circuito risonante.
Tesla incominciò a tenere le prime conferenze pubbliche sulla trasmissione di energia tramite onde radio nel 1891 e nel 1893 pubblicò il primo progetto per trasmettere segnali e anche energia elettrica tramite onde radio. I progetti di Tesla si concentravano sulla trasmissione di onde elettromagnetiche continue (CW) per ottenere trasmissioni di segnali e anche di energia. Quelli successivi di Marconi si basavano sulla trasmissione di segnali Morse tramite onde smorzate (DW) e quindi producevano segnali con interferenze e difficili da sintonizzare. Sono progetti differenti che "si suppone non possono essere opera di semplice copia".
Va tuttavia fatto notare che la generazione di oscillazioni elettromagnetiche continue, non smorzate quindi, non fu possibile prima dell'invenzione delle valvole termoioniche e in particolare del triodo (1916), quindi un eventuale progetto di Tesla non avrebbe mai potuto funzionare nel 1893.
Nel 1893, a St. Louis, Missouri, Tesla diede una pubblica dimostrazione della comunicazione senza fili. L'apparato che Tesla usò conteneva tutti gli elementi che erano incorporati nei sistemi radio prima dello sviluppo della “valvola termoionica”.
I diritti del brevetto negli anni secondo il Governo Statunitense