I Funghi MORTALI presenti nel Piacentino

Amanita phalloides Tignosa verdognola

Cappello: da 5 a 12 cm di diametro dapprima convesso, poi piano, viscoso col tempo umido, di colore verdastro o verde giallognolo, percorso radialmente da fibrille sericee, senza striature all´orlo. Lamelle: fitte, ineguali, libere al gambo, di colore bianco talora con leggeri riflessi verdastri. Gambo: di 6-12 cm, bianco, cosparso di flocculi, con zebrature grigiastre, slanciato, cilindrico, prima pieno, poi cavo; anello bianco, membranoso, talora mancante negli esemplari adulti; volva bianca membranosa, semilibera, persistente. Carne: bianca piuttosto fibrosa; odore di farina, disgustosa con l´invecchiamento, sapore dolciastro. Spore: bianche, leggermente ovoidali. Habitat: cresce nella stagione estiva ed autunnale nei boschi di latifoglie, più raramente di conifere e nelle radure. Mortale: anche cotto od essiccato; ad una persona di medio peso bastano 40 gr di fungo fresco per causare la morte

Amanita virosa Tignosa di primavera 

Cappello: da 4 a 10 cm di diametro, bianco, talora rosato al centro, prima globoso, poi conico infine aperto, campanulato, sempre cuspidato al centro; viscoso col tempo umido, fibrilloso lucente col tempo secco; orlo liscio, quasi sempre sinuoso, con cuticola facilmente separabile dal cappello. Lamelle: fitte, con lamellule, bianche, con qualche residuo di velo attaccato, non annesse al gambo. Gambo: di 8-15 cm, bianco, slanciato, cilindrico, lanuginoso, bulboso al piede, farcito, poi cavo; anello bianco, membranoso, molto fragile, spesso lacero e caduco. Volva bianca, membranosa, talora restringentesi al di sopra del bulbo del piede. Carne: bianca, molle, odore di lievito e sapore disgustoso. Spore: bianche, sferiche. Habitat: cresce dall´estate all´autunno nei boschi umidi, di latifoglie e conifere; è piuttosto rara. Mortale.


Amanita virosa Tignosa di primavera 

Cappello: da 4 a 10 cm di diametro, bianco, talora rosato al centro, prima globoso, poi conico infine aperto, campanulato, sempre cuspidato al centro; viscoso col tempo umido, fibrilloso lucente col tempo secco; orlo liscio, quasi sempre sinuoso, con cuticola facilmente separabile dal cappello. Lamelle: fitte, con lamellule, bianche, con qualche residuo di velo attaccato, non annesse al gambo. Gambo: di 8-15 cm, bianco, slanciato, cilindrico, lanuginoso, bulboso al piede, farcito, poi cavo; anello bianco, membranoso, molto fragile, spesso lacero e caduco. Volva bianca, membranosa, talora restringentesi al di sopra del bulbo del piede. Carne: bianca, molle, odore di lievito e sapore disgustoso. Spore: bianche, sferiche. Habitat: cresce dall´estate all´autunno nei boschi umidi, di latifoglie e conifere; è piuttosto rara. Mortale.


Cortinarius orellanus Cortinario orellano

Cappello: da 3 a 8 cm di diametro, dapprima quasi emisferico, poi piano, con umbone appena accennato, carnoso al centro, fibroso in periferia, di colore rosso mattone o brunastro-fulvo, con margine sottile, spesso con fenditure. Lamelle: alquanto rade, larghe, annesse al gambo, color rosso-ruggine. Gambo: di 4-8 cm, sodo, quasi cilindrico, fibroso, bruno-aranciato, cortina giallo scura ed effimera. Carne: da biancastra a fulva, rugginosa sotto la cuticola del cappello; odore di rapa e sapore dolciastro. Spore: gialle, a forma di mandorla, finemente verrucose. Habitat: cresce da agosto ad ottobre nei boschi di latifoglie o più raramente di conifere, in terreni sabbiosi e silicei; presente in Piemonte, Lombardia, Veneto, Sardegna. Mortale: la sua ingestione dà sintomi tardivi, manifestantisi anche 15 giorni dopo l´ingestione.